politica
A Fortezza ciò che manca è la manutenzione
19/10/2021
L’abbiamo detto più volte: quello che manca a Fortezza è la manutenzione. Intesa nel senso più ampio del termine: i cestini svuotati prima che trabocchino e l’ímmondizia buttata a terra, l’illuminazione pubblica che sparisce di botto durante un temporale e che torna dopo tre notti al buio, le staccionate divelte e lasciate per mesi in quelle condizioni (come fu un paio d’anni or sono alla strada romana); di esempi in tal senso se ne potrebbero fare a decine.
Ora, poste le difficoltà oggettive che l’Amministrazione comunale si trova quotidianamente ad affrontare, posta come dato certo la carenza di personale (un solo operaio per un Comune che si sviluppa in lunghezza per 11 chilometri), posto che vi sono cavilli che il cittadino medio forse non riesce ad apprezzare, posto tutto quello che volete, ma è logico, che un palo dell’illuminazione pubblica, abbattuto probabilmente per l’errore di manovra di un mezzo pesante (un furgone? Un camioncino?) possa stare “sdraiato” per mesi? Ma c’è di più. L’incidente deve aver provocato una lesione al sistema di accensione e spegnimento delle lampade, sia di quella sorretta dal palo in questione sia dalle altre collegate, che illuminano nottetempo, quello che è il tratto di pista ciclabile-pedonabile, molto frequentata, che collega Piazza Stazione alla zona Sams e Prá di Sopra. Al di là del fatto che il palo abbattuto e abbandonato non faccia propriamente una buona impressione, vi è dunque anche un problema di sicurezza, visto che si parla di pubblica illuminazione; e di denaro sprecato, visto che le lampade ormai da oltre un mese sono accese notte e giorno. C’è, ad onor del vero, un fatto da porre in risalto ed è quello della proprietá del terreno. Del Comune, delle Ferrovie, della Comunitá Comprensoriale? Chi è il “padrone” e dunque il responsabile della manutenzione? Le Ferrovie hanno abbattuto un tratto di recinzione per rendere più agevole l’accesso ai vagoni da parte di uomini e mezzi su gomma. Il che porta alla pericolosa situazione di avere i binari a livello di pista ciclabile, realizzata a sua volta dalla Comunità Comprensoriale, mentre l’illuminazione dovrebbe essere comunale. Insomma, tanti padroni-nessun padrone. E in terra di nessuno può accadere di tutto.
Dario Massimo