Società
Chiude definitivamente la macelleria Mair a Mezzaselva
05/01/2023
Era l’unico, ormai, negozio di Mezzaselva, il penultimo, se si prende in considerazione il paese. La macelleria Mair, sulla sponda dell’Isarco, nel complesso dell’albergo "Al Ponte", chiude i battenti.
“E, quando c’eravamo anche noi – ricorda Isa Kinigadner, che gestiva l’omonimo negozio in centro a Fortezza – erano in tutto dodici esercizi, tutti che riuscivano a rendere a sufficienza per mantenere una famiglia, nessuno che faceva concorrenza all’altro”. Bei tempi, si usa dire in queste occasioni!
“Comunque, non è stata questione di affari – afferma Ettore Aquila, che della macelleria è stato per una vita, anima e realizzatore di insaccati, tagli particolari di carne e invenzioni di nuove – ma la decisione è frutto del momento sfavorevole”. E spiega con qualche dettaglio in più, quello che è l’avviso appeso sulla vetrina del bancone: la macelleria avrebbe bisogno di una ristrutturazione, dopo tanti anni di esercizio. Le ditte specializzate hanno liste d’attesa eterne, e poi c’è la burocrazia, con la richiesta di permessi e le conseguenti verifiche ispettive, e poi i costi dell’energia che si “mangiano” le celle frigorifere e, non ultima ragione, del personale che non si trova. Insomma una serie di fattori, a cui, aggiungiamo noi, la fatica quotidiana di chi è prossimo alla pensione e la garanzia per Klaus, il giovane collega e collaboratore di Ettore, di avere comunque il posto di lavoro assicurato. L’Albergo al Ponte infatti, garantirà i generi di prima necessità, come il pane e il latte e gli insaccati, pronti per l’asporto.
Noi diciamo che è un nuovo colpo per il paese, sempre più “dormitorio” e sempre meno ricco di vita di cui il commercio fa parte. Addio dunque alle famose “bistecche alla papaja” che solo questa macelleria proponeva, oltre alla carne, macellata in proprio, e dal bestiame allevato in loco nella filiera di famiglia. Un altro pezzo di storia paesana che si chiude e forse una nuova piccola delusione per i tanti, tantissimi clienti che arrivavano anche da lontano.
dm
Foto: dm