Cultura
World Cafè a Fortezza e Mezzaselva
17/04/2024
Si potrebbe definire “serata informativo-propositiva” quella organizzata dal Comune di Fortezza nella serata di lunedì (al pluriuso del paese) e di martedì a Mezzaselva. Informativo-propositiva perché destinata, oltre che a dar conto dei progetti in via di attuazione, a dar voce ai desideri dei fortezzini in vista di una data, il 2035, di un futuro che pare prossimo.
Il Comune, rappresentato da buona parte della giunta guidata da sindaco Klapfer e vicesindaco Amort, ha convocato un pool di professionisti nel campo della progettazione, dell’economia e dell’ambiente, per dar modo, anche a fronte dei prossimi grandi cambiamenti a cui Fortezza sarà sottoposta, di progettare un paese in cui abbia senso vivere e convivere.
Il sistema prescelto è quello ormai noto del “world cafè”, sistema anglo-americano concepito agli inizi del nuovo millennio da David Isaacs e Juanita Brown che si potrebbe sintetizzare, semplificando, con “discutere davanti a un buon caffè per decidere il da farsi”.
Va detto subito che il focus dei quattro tavoli formatisi tra facilitatore e cittadini, ha prodotto un nugolo di idee, riassunte in una serie di cinque grandi fogli a cui gli stessi partecipanti hanno poi dato un proprio indice di gradimento. Gli argomenti? Presto detto: preso atto ad esempio come Fortezza verrà definitivamente, o meglio, quasi completamente esclusa dal traffico pendolare da e per la Pusteria, i convenuti si sono dimostrati concordi nell’intravvedere il classico bicchiere-mezzo-pieno e sottolineando come Fortezza sarà l’unica fermata (assieme a Bolzano) per i probabili treni passeggeri ad alta velocità che transiteranno attraverso il tunnel di base, hanno indicato come lo sviluppo e il potenziamento delle strutture della stazione, trasformata in un terminal stile aeroportuale, una delle soluzioni per la trasformazione futura del paese. Sempre legato alla zona-stazione l’auspicio è quello della nascita di un polo di sosta, ristoro e manutenzione del turismo ciclistico, visto l’aumento esponenziale del turismo a due ruote. E ancora, col ripristino della zona sportiva tra Fortezza e Mezzaselva, i desideri sono puntati su un pieno sviluppo dell’area intesa come zona sportiva e di relax. Ancora due le tematiche “forti” sulle quali i fortezzini hanno voluto dire la loro: la cura e il potenziamento del verde con piantumazioni nuove e creazione di aiuole, il traffico, con la riproposizione (idea vecchia di trent’anni che torna di prepotente attualità) di una tangenziale in galleria.
Colle Isarco docet! Oggi è possibile ciò che molti anni fa sembrava una fantasiosa boutade. È che l’autostrada è bloccata dall’immenso traffico dei Tir e spesso, troppo spesso, la SS12 funge da variante sotterrando il paese con rumori assordanti ed emissioni pericolose. Infine, due note di cronaca: pochi, pochissimi i partecipanti alla serata, una ventina in tutto sugli oltre mille abitanti del paese e, in seconda battuta, l’assoluta mancanza di giovani, e ancor più degli “ex stranieri”, oggi fortezzini, che rappresentano una buona fetta della popolazione. Un segno anche questo, di cui tener conto.
dm