ambiente
Nuova rete per il salvataggio dei caprioletti
05/08/2025
Da anni, in Alto Adige, cacciatori e volontari collaborano con agricoltori e agenti venatori per salvare i piccoli di capriolo prima della falciatura dei prati, prevenendo gravi sofferenze agli animali e la contaminazione del foraggio per il bestiame. Questo impegno volontario ha portato nel 2025 al salvataggio di 2.318 caprioletti, grazie all’intervento di 995 volontari attivi in 105 riserve di caccia per un totale di 12.816 ore di lavoro.
Per coordinare meglio le attività, la Provincia autonoma di Bolzano ha istituito la Rete per il salvataggio dei caprioletti, che coinvolge 15 enti legati a caccia, agricoltura, protezione della natura e tutela degli animali. L’iniziativa è stata sostenuta anche dalla Giunta provinciale e presentata ufficialmente il 4 agosto.
Il periodo più critico per i caprioli è tra maggio e giugno (fino a luglio in montagna), quando i piccoli si nascondono nell’erba alta e rischiano di essere uccisi dalle falciatrici. Invece, nei prati falciati a mano o molto precocemente/tardi, il rischio è minore.
Durante la presentazione, vari rappresentanti istituzionali hanno sottolineato il valore della collaborazione tra cacciatori, agricoltori e ambientalisti, e l'importanza dell’uso dei droni (finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio) per individuare i piccoli tra l’erba.