Negli ultimi tempi è molto di moda l’acquisto delle cosiddette “mystery box”, che possono essere acquistate sia online che nei cosiddetti negozi pop-up, negozi cioè che restano aperti solo per un certo lasso di tempo.
Di cosa si tratta? Una “mystery box” è una scatola chiusa, venduta senza alcuna indicazione sul suo contenuto e ad un prezzo, che viene calcolato esclusivamente in base al suo peso. Chi le acquista ha la speranza di trovare oggetti che abbiano un valore superiore rispetto al prezzo pagato. Il movente di tale forma di acquisto è sicuramente l’ “effetto sorpresa”, o, in altri termini, la “caccia all'affare”. Il Centro Tutela Consumatori Utenti mette in guardia i consumatori, sottolineando come il partecipare a questo tipo di acquisti potrebbe far venir meno sia i propri diritti di consumatore, come anche ogni concetto di sostenibilità.
Addio a certi diritti
Nella maggior parte delle condizioni di vendita collegate a questi acquisti è esplicitamente indicato che, in caso di acquisto, si rinuncia a qualsiasi garanzia, inclusa la garanzia legale per merce danneggiata o difettosa. Tali clausole sono vietate secondo la legge, poiché, per qualsiasi prodotto acquistato, il venditore è responsabile sia per eventuali difetti del prodotto che per eventuali pericoli per la sicurezza e l’incolumità dell’utilizzatore che ne potrebbero derivare. I consumatori devono pertanto essere consapevoli che, partecipando ad un tale “acquisto alla cieca”, nella maggior parte dei casi, rinunciano, di fatto, ad importanti diritti. Appare inoltre sconcertante l'affermazione trovata nelle condizioni di vendita di uno di questi negozi pop-up, secondo cui “alcuni pacchi potrebbero contenere merce vietata ai minori”, motivo per cui all’apertura del prodotto si raccomanda(va) la presenza di un adulto.
Aspetti di sostenibilità
Le aziende che praticano questo tipo di vendita sostengono di acquistare i pacchi smarriti o rimasti giacenti dalle grandi piattaforme di vendita online e di contribuire pertanto ad un’economia circolare, rimettendo sul mercato beni che altrimenti andrebbero smaltiti oppure distrutti. In realtà, non è ben chiaro in quanti di questi pacchi immessi sul mercato sia effettivamente possibile trovare prodotti davvero utili e di qualità.
Inoltre, bisogna tenere a mente che un tale tipo di acquisto non è determinato dalla necessità di possedere un prodotto specifico, ma unicamente dal cd. “effetto sorpresa”. Nella maggior parte dei casi, questo comporta l'acquisto di merci indesiderate o addirittura inutili, che poco tempo dopo, rimanendo inutilizzate, vengono smaltite, generando così ancora maggiori rifiuti.
Una delusione insomma...
All'inizio di quest’anno, il CTCU e il Centro Europeo Consumatori (CEC), per fare una prova, avevano acquistato una di queste “mystery box” presso uno dei tanti fornitori presenti sul mercato online: la scelta era caduta su un pacco di ca. 3 kg che, come indicato, conteneva pacchi più piccoli provenienti da resi di Amazon (per questo è stato pagato un sovrapprezzo), per il quale era stato pagato un prezzo di 74,90 € più 11,90 € di spese di spedizione (per un pacco di 15 kg dallo stesso fornitore, il prezzo saliva a 250 €!). Il risultato finale: una delusione! Il pacco ordinato conteneva 3 maschere da nuoto, una power-bank per cellulare e 2 pacchi di set di maniglie per mobili. Il tutto ad un prezzo decisamente superiore al reale valore della merce acquistata. I prodotti erano per lo più inutilizzabili o addirittura potenzialmente pericolosi, poiché quasi nessuno degli stessi presentava la prescritta marcatura CE. Per chi fosse interessato a vedere il video della “prova” basta collegarsi al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=3MgWW9IJLEs.
In conclusione
Secondo il CTCU, partecipare a questo tipo di eventi e/o acquisti non vale quasi mai la pena. I diritti fondamentali dei consumatori non possono essere semplicemente messi da parte. Inoltre: dopo aver aperto la mystery box acquistata, si potrebbe scoprire che il prezzo pagato supera di molto il valore reale della merce, risultando con ciò un’esperienza a dir poco negativa.