politica
La cultura come fattore per il futuro
28/11/2025
Dopo intensi confronti con associazioni culturali, operatori e esperte ed esperti del settore, Alex Ploner (Team K)ribadisce la necessità per l’Alto Adige di dotarsi finalmente di una strategia culturale complessiva e di istituire un centro di competenza per l’economia creativa.
Ploner sottolinea che la cultura e la creatività non sono elementi decorativi, ma pilastri di un’economia della conoscenza, capaci di generare espressione, innovazione e anche valore economico. In Alto Adige operano circa 3.000 imprese del settore, con oltre 10.000 addetti e un fatturato annuo di circa 600 milioni di euro.
La proposta del Team K prevede un processo partecipativo che coinvolga tutti gli attori – operatori culturali, istituzioni, comuni, turismo, scuola ed economia – per definire una visione condivisa con misure verificabili. A questo si affianca l’idea di un centro di competenza che offra consulenza, formazione e networking.
Ploner ricorda che regioni come Vorarlberg o Puglia hanno già dimostrato come una politica culturale strategica rafforzi l’intero settore, migliori le condizioni di lavoro e stimoli l’innovazione. L’Alto Adige, invece, rischia di restare indietro.
Già nel 2021 Ploner aveva presentato una proposta simile, poi respinta. La crisi Covid ha mostrato quanto la scena culturale sia fragile senza una visione comune. Il nuovo testo, frutto di un dialogo più ampio, rilancia ora con ancora maggiore convinzione.
Per Ploner è chiaro: serve il coraggio di pensare in modo strategico. La cultura non è un costo, ma un investimento in democrazia, qualità della vita e innovazione. Una strategia chiara e un centro di competenza garantirebbero trasparenza, rete e prospettive future per tutto il settore culturale.