politica
Alessandro Urzì esprime il suo disappunto per la nomina dell'assessora del Comune di Brennero
07/04/2021
Il consigliere Provinciale Alessandro Urzì, in un comunicato stampa, esprime il suo disappunto sulla nomina della nuova assessora del Comune di Brennero (abbiamo riferito).
La Svp ha l’arroganza di ritenersi al di sopra anche del voto popolare: così martedì sera a Brennero con la sufficienza che le deriva dal suo pregiudizio ideologico ha eletto assessore esterno Stefania De Bettin, scegliendola senza un apparente criterio logico o di merito, silurando quindi la proposta avanzata da Fratelli d’Italia, ossia di rimettere la scelta a quella fatta dai cittadini alle ultime elezioni e che avevano indicato appunto in Fratelli d’Italia l’unica lista di lingua italiana a Brennero e in Sandra Pederzini la più votata.
Il sindaco Alber e i suoi consiglieri Svp, assieme alla consigliera del partito del valore umano (sigh…) la ladinissima Verena Marcassoli, hanno di fatto con un voto shock dichiarato che il voto degli italiani di Brennero vale nulla, che qualunque sia la scelta in cabina elettorale la Svp sceglie da fuori chi vuole lei: un golpe permesso dallo stravolgimento delle regole elettorali, da un uso distorto delle stesse che condanna gli italiani di Brennero all’insignificanza. Uno schiaffo del sindaco Alber ai suoi concittadini di lingua italiana.
E in democrazia, concetto estraneo alla coscienza etica dell’attuale dirigenza della Svp, chi ha più consenso avrebbe il diritto a rappresentare la propria comunità.
In questo caso era richiesto un assessore donna e del gruppo italiano.
E Sandra Pederzini è donna, la più votata del gruppo italiano, ma anche di Fratelli d’Italia.
Tanto è bastato per il sindaco di Brennero Martin Alber per dichiarare la evidente anche se ipocritamente non dichiarata pregiudiziale ideologica e preferire chiunque a chi i cittadini del suo paese hanno scelto.
Fratelli d’Italia si dichiara attraverso il suo portavoce regionale inorridita per l’atteggiamento di pregiudizio ideologico dell’intera Svp di Brennero, incapace di guardare oltre la punta del proprio naso all’interesse generale ed al diritto democratico alla rappresentanza.
L’assessora De Bettin, sconosciuta nell’ambito di ogni attività sociale, economica, culturale, politica locale, persona che noi in ogni caso rispetteremo come le regole della civiltà istituzionale impongono, appare come il personaggio costruito dal nulla per sostituire artificiosamente chi invece la propria credibilità politica la ha vista confermare dal voto degli elettori.
Il sindaco Alber, assieme ai suoi consiglieri ed alla ladinissima signora consigliera Verena Marcassoli, tradita per i tecnicismi della legge nella sua ambizione di fare l’assessore dalla sua adesione al gruppo linguistico ladino (che aveva bisogno di due consiglieri per fare scattare un assessore), hanno con ciò dichiarato che il voto dei loro concittadini di lingua italiana non conta nulla per la Svp locale. Un atteggiamento da parte di un sindaco indescrivibile e vergognoso.
Porremo la questione in consiglio regionale per rivedere la norma che permette questa aberrante procedura per cui votare per gli italiani in alcuni comuni non ha alcun valore, può decidere la Svp a prescindere dal voto.
(Comunicato stampa Alessandro Urzì - Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia)