mobilità
BBT: variante al progetto della tratta di accesso alla prossima fase realizzativa
28/10/2021
E´ arrivato Martin Ausserdorfer, direttore dell’osservatorio provinciale per il Bbt, per invitare il Comune di Fortezza a scegliere positivamente una variante al progetto della tratta di accesso alla prossima fase realizzativa, quella, tanto per intenderci, che prevede l’imbocco in galleria partendo dal lato sud di Riol, dove c’era un tempo la grande rampa per lo sdoganamento del bestiame, e che penetrando nel la roccia granitica, porterà tra un decennio, i treni a rivedere la luce del sole a Ponte Gardena.
Lo ha fatto in nome della Provincia che, come ha affermato, “…guarda all’equilibrio, alla distribuzione dei disagi in maniera da ridurli il più possibile”. Nel fare inizialmente un punto della situazione per ciò che riguarda il comune di Fortezza, Ausserdorfer ha sottolineato come i lavori di passaggio della nuova linea ferroviaria al di sotto del fiume Isarco, a nord dell’abitato, tra Fortezza Centro e Mezzaselva, dove un tempo c’era il campo da calcio, si concluderanno a fine del 2023 e come l’ipotesi di tenere aperto l’areale per il trattamento del materiale di risulta per lo scavo del nuovo tratto non abbia ottenuto il consenso auspicato. “I diversi problemi che abbiamo dovuto risolvere sino ad oggi, non ultima la presenza dell’amianto – ha affermato Ausserdorfer – hanno spinto i tecnici e il nostro ufficio a cercare soluzioni alternative. E dunque si è pensato di iniziare questa nuova fase di scavo senza più toccare il paese di Fortezza”. L’ipotesi, riassunta per sommi capi, sarebbe questa: migliorare la cosiddetta “finestra” della Val di Funes ed aggiungere a quella prevista in località “Forch” a Varna (giù nella Val di Riga, a Novacella, più o meno sotto la direttrice ideale del distributore Kostner) anche una tratta di accesso partendo immediatamente a nord del forte. Quattro mesi di realizzazione, con uno scavo che, A22 permettendo, consentirebbe di agganciarsi alla nuova strada forestale realizzata solo un paio d’anni fa e che si diparte dalla pista ciclabile per dirigersi verso il grande prato sul versante destro della valle oltre l’autostrada e la ferrovia del Brennero. Questa, una volta consolidata (oggi non reggerebbe più di tanto) e allungata verso Riol, potrebbe consentire il passaggio dei 50 camion al giorno, previsti per l’asporto di terra e roccia, senza interessare il paese e senza percorrere il vecchio e il nuovo (ora in costruzione) tunnel di Riol. Diverse le misure descritte per il contenimento dei rumori e delle polveri, compresa la realizzazione di un vallo in terra che dividerebbe nettamente le case dai camion in transito. A rappresentare il Consorzio Dolomiti aggiudicatario dell’appalto e autore dell’ipotesi di progetto, l’ingegnere Marina Zanetti che, scendendo nelle ipotesi tecniche, ha sottolineato come questa ipotesi velocizzerebbe la realizzazione del primo tratto di galleria, riducendo a un anno e mezzo la realizzazione delle opere di preparazione e i primi tre chilometri di galleria, mentre per la strada in partenza dalla zona del forte, basterebbero circa quattro mesi per la sua realizzazione. “A Fortezza – ha dichiarato infine Ausserdorfer – rimarrebbe solamente il disagio del rumore dovuto alle due/tre volate di esplosivo per perforare la roccia. Ma gli orari saranno concordati e mantenuti nelle ore meno incidenti sulla quiete generale”. Ora la parola passa ai proprietari dei terreni interessati e al Comune ai quali resta il compito di approvare o meno l’ipotesi, sburocratizzando il più possibile le decisioni visti i tempi stretti per realizzare il progetto esecutivo.
Dario Massimo