Società
Il ruolo del padre
19/03/2023
Il ruolo del padre è cambiato molto nel tempo: oggi i padri non sono più solo responsabili del benessere economico della famiglia, ma sono anche coinvolti nell'educazione dei figli, partecipano ai lavori domestici e all’organizzazione della vita familiare. In occasione della Festa del Papà l’ASTAT pubblica alcuni dati interessanti, a partire dalla diffusione dei nomi Josef e Giuseppe in Alto Adige.
La Festa del Papà viene celebrata in molti paesi in onore dei padri. L’origine di questa ricorrenza si trova negli Stati Uniti dove nel 1910 è stata istituita a Washington una giornata di commemorazione dei padri defunti. Successivamente, in molti paesi del mondo è stata introdotta la giornata dell’uomo o la Festa del Papà. Tuttavia, viene celebrata in giorni diversi a seconda del paese e della regione. In Italia - come in altri paesi di tradizione cattolica - si celebra il 19 marzo, in occasione di San Giuseppe.
In concomitanza con la Festa del Papà, in Alto Adige 6.656 uomini festeggiano l'onomastico in onore di San Giuseppe. San Giuseppe è patrono della Chiesa cattolica, delle coppie sposate e delle famiglie, dei bambini e dei giovani, degli educatori, dei falegnami e degli operai. In Italia, nel 1977 è stato abolito il giorno di San Giuseppe come festività religiosa per aumentare la produttività del lavoro. Tanti sono i tentativi di reintrodurre questa festività.
In Alto Adige, il nome Josef è stato il nome maschile più comune per decenni. Infatti, come si vede nel grafico 1, il nome Josef è stato dato in media a 70 persone ogni 1.000 uomini nati prima del 1945, mentre nella generazione nata tra il 1945 e il 1974 solo 30 persone ogni 1.000 portano questo nome. A partire dal 1975, questo nome ha perso sempre più popolarità. In media, solo 3 uomini su 1.000 si chiamano Josef. L'età media di chi porta questo nome, quindi, è relativamente alta, ovvero è di 66 anni.
La forma italiana del nome Josef è Giuseppe, nome molto popolare nell'area culturale italiana. Tuttavia, anche il nome Giuseppe ha perso costantemente popolarità. Tra i nati nel 1944 o prima, il nome è stato dato in media a 22 persone ogni 1.000 abitanti, nella generazione tra il 1945 e il 1974 solo a 9 persone. Attualmente, solo un maschio ogni 1.000 si chiama Giuseppe. L'età media di chi porta questo nome è di 60 anni.
Nella classifica dei nomi maschili più popolari tra i bambini nati in Alto Adige tra il 2015 e il 2021, il nome Josef è al 75° posto con 55 menzioni. Il nome Giuseppe, invece, è al 151° posto con 6 menzioni. Altri dati interessanti sui nomi in Alto Adige si possono trovare nell’ASTAT-Tool "Così si chiama l'Alto Adige".
A causa del cambiamento di atteggiamento nei confronti del matrimonio e della famiglia e alle nuove forme legali di convivenza, il matrimonio non è più un prerequisito per mettere su famiglia. Ecco perché molte coppie di oggi decidono di vivere insieme e di sposarsi solo in età più matura. Pertanto, se tre decenni fa gli uomini si sposavano per la prima volta mediamente a 29,5 anni, nel 2021 l'età media al primo matrimonio è aumentata a 38 anni.
Non si aspetta fino al matrimonio nemmeno per avere figli. In Alto Adige, quasi la metà dei bambini nasce al di fuori del matrimonio (47,3%). Tuttavia, l’età media dei padri alla nascita di un figlio rimane più o meno invariata nell’ultimo ventennio: nel 2002 ammontava a 34,8 anni, nel 2021 a 35,3 anni.
Attualmente in Alto Adige ci sono 32.254 nuclei familiari tradizionali con coppie coniugate e figli minori. 9.377 è il numero di famiglie monogenitore di padri non coniugati nonché padri single con figli minori.
Sebbene l'onere principale dell'educazione e dell’accudimento dei figli ricada ancora sulle madri, oggi i padri sono sempre più coinvolti nel lavoro familiare e assumono, quindi, un ruolo molto più attivo. Come risulta dall'indagine sulla famiglia in Alto Adige 2021 e come mostra il grafico 3, tante attività sono svolte da entrambi i genitori in egual misura. La percentuale di genitori che dichiarano che è soprattutto il papà ad occuparsi dei figli è inferiore al 10% in tutti gli ambiti di responsabilità.
Per esempio, nell'8-9% delle famiglie è principalmente il padre che si occupa di accompagnare i figli alla scuola dell'infanzia, a scuola e alle attività extra-scolastiche. Nel 6% dei casi è principalmente il padre che si occupa di mettere a letto il bambino e nel 5% di alzarsi di notte quando piange.
A tutti i papà auguriamo una buona festa del papà.