Salute
Riscoprire la gentilezza
29/06/2025
Garantire un ambiente lavorativo sicuro, il più possibile privo di tensioni e rispettoso delle sensibilità di ogni persona è una priorità assoluta in qualsiasi ambito, specie se si lavora nel settore sanitario, dove l’impegno quotidiano delle operatrici e degli operatori può incidere in maniera determinante sullo stato di salute dei pazienti.
Il novero delle azioni concrete intraprese dall’Azienda sanitaria atte a preservare l’incolumità psicofisica del personale – che già comprende il rinforzo dei presidi di sicurezza, il potenziamento della videosorveglianza e dell’illuminazione in diversi ospedali –, ora si arricchisce di una campagna di sensibilizzazione che vede l’affissione di stampe di grande formato per ribadire che la violenza, sia essa fisica che psicologica, non rappresenta mai la soluzione al problema. Anzi, oltre a ledere la dignità e l’incolumità fisica della vittima, produce gravi interruzioni di servizio, che si ripercuotono sull’erogazione delle cure ai pazienti. L’iniziativa rientra nella campagna di sensibilizzazione “Respect” adottata dalla Provincia per contrastare il fenomeno delle aggressioni.
Il commento positivo dell’Assessore alla Salute, Hubert Messner: «Il rispetto è il fondamento di ogni incontro umano, soprattutto nel contesto sanitario. La campagna ci ricorda quanto conti costruire rapporti di valore anche nella quotidianità spesso impegnativa degli ospedali».
Il Direttore generale, Christian Kofler, plaude all’iniziativa: «La sicurezza e il rispetto per il nostro personale sanitario sono due aspetti irrinunciabili. Con questa campagna di sensibilizzazione intendiamo sottolineare una volta di più che siamo accanto a ogni operatore e operatrice della Sanità nel condannare con fermezza ogni atto di violenza a loro danno. Questo perché tutelare la serenità di chi si impegna tutti i giorni per salvaguardare la vita dei pazienti è un atto dovuto e indispensabile».
Marianne Siller, Direttrice tecnico-assistenziale, ribadisce: «Si tratta di un’iniziativa importante, che rientra tra le azioni concrete intraprese per contrastare il fenomeno delle aggressioni a danno delle operatrici e degli operatori della Sanità. Il personale tecnico-assistenziale e quello medico svolgono un ruolo imprescindibile nella nostra società e aggredirli verbalmente o fisicamente è qualcosa di inconcepibile, assolutamente da condannare. Dobbiamo riscoprire il significato profondo della parola gentilezza nelle relazioni. Essa rappresenta l’architrave irrinunciabile di ogni interazione umana. Pertanto, ben vengano iniziative che vanno in questa direzione».
«Come medico, so cosa voglia dire stare nelle corsie di un ospedale e conosco bene le difficoltà che si possono presentare nello svolgimento del nostro lavoro – spiega il Direttore sanitario, Josef Widmann –. Per questo motivo, quella della violenza contro le operatrici e gli operatori sanitari è un argomento che mi tocca profondamente. Tutti noi dobbiamo comprendere che di fronte abbiamo donne e uomini che danno tutto loro stessi nel prestare assistenza e cure alle persone. Pertanto, rivolgo il mio appello a rispettare il personale sanitario, che va solo ringraziato per l’impegno quotidiano».
Il Direttore Amministrativo, Luca Armanaschi aggiunge: «La gentilezza è un valore trasversale: arricchisce il rapporto con i pazienti e rafforza la collaborazione tra colleghi. Anche nel lavoro amministrativo, un gesto cortese può fare la differenza nel costruire un ambiente più umano e rispettoso».
Tra le varie iniziative intraprese, l’Azienda sanitaria ha provveduto anche a rivedere la procedura delle segnalazioni degli atti di violenza, uno strumento essenziale per affrontare episodi di aggressioni subite dal personale sanitario, ma anche un mezzo necessario atto a promuovere una cultura fondata su rispetto, dignità e collaborazione.
La revisione introduce un’importante novità: l’attivazione di un portale digitale interno per le segnalazioni, che consente una gestione più tempestiva ed efficiente degli episodi. Grazie a questo sistema, i membri del gruppo di lavoro incaricato possono verificare direttamente in back-office la completezza delle segnalazioni, organizzare colloqui con le persone coinvolte e predisporre eventuali sopralluoghi tecnici.